​Ridurre gli infortuni nel tempo libero
Il tempo libero: un piacere che può rivelarsi rischioso.
Ecco alcuni consigli del nostro fisioterapista Francesco Costanzo per ridurre il rischio di infortuni.
Infortuni nel tempo libero
Contrariamente agli infortuni professionali, negli ultimi anni gli infortuni nel tempo libero sono addirittura aumentati.
Attualmente il 60% degli infortuni accade nel tempo libero, mentre il restante 40% sono infortuni o malattie professionali.
Un motivo è sicuramente dato dalle diverse abitudini nel tempo libero e dal fatto che le persone svolgono più attività sportive o ricreative.
Questi dati possono aggravarsi a causa della mancanza di preparazione adeguata all’attività sportiva, dell’utilizzo di equipaggiamenti non idonei e della scarsa conoscenza dei propri limiti.
Infatti, a fronte dell’incidenza degli infortuni a causa dell’attività sportiva e ricreativa, ci sono i restanti infortuni, che si aggirano attorno al 60% del totale, che avvengono in ambiente domestico o compiendo attività non sportive.
In questi casi attuare accorgimenti mirati come mettere in sicurezza l’ambiente domestico dai pericoli e allenare la reattività personale e l’equilibrio, potrebbe far crollare drasticamente queste cifre.
Questo risulta importante soprattutto se si fa riferimento ai traumi che riguardano le persone sedentarie o che avanzano con l’età.
Quindi se è vero che l’infortunio per definizione è un evento improvviso e non prevedibile, la prevenzione gioca comunque un ruolo fondamentale per diminuire la gravità dell’evento traumatico o per evitarlo completamente, facendo diminuire anche le spese mediche e sociali legate a questo capitolo.
La prevenzione passa anche e soprattutto dall’esercizio fisico e l’allenamento mirato alle proprie esigenze, eseguito con personale preparato e specializzato.
Infatti, se praticata con i dovuti modi, e sotto la guida di un professionista del movimento, l'attività fisica può essere considerata un investimento sul presente e sul futuro, a prescindere dall'età.
È sicuro che prima si comincia, meglio è.
C'è da dire anche che l'allenamento fatto con tutti i criteri e sotto la supervisone di un allenatore personale non ci mette al riparo dagli infortuni, ma sicuramente ci espone in maniera più limitata alla possibilità di incorrere in infortuni.
Francesco Costanzo
Fisioterapista
c/o Gimnasium Health, Fitness Beauty & Spa
Via S. Bernardino 24 CH – 6532 Castione
fisio@gimnasium.ch www.fisiomedic.ch
T. +41 91 820 10 00 F. +41 91 820 10 09
Fonte: SUVA 2017, statistica LAINF, AINP e AID, 2011-2015, estrapolazione da un campione statistico SSAINF
I numeri indicati si basano sulla statistica speciale LAINF. Tutti i lavoratori, i disoccupati e le persone in cerca di lavoro in Svizzera che hanno diritto a un'indennità di disoccupazione sono obbligatoriamente assicurati secondo la LAINF. Si tratta di circa 4,9 milioni di persone, ossia oltre la metà della popolazione residente in Svizzera.
Per allestire questa statistica speciale, il Servizio centrale delle statistiche dell'assicurazione contro gli infortuni LAINF (SSAINF) rileva una serie di dati particolarmente rilevanti ai fini della prevenzione delle malattie professionali e degli infortuni e che non rientrano automaticamente nella gestione assicurativa (cause delle malattie professionali e degli infortuni, attività dettagliata svolta al momento dell'infortunio, oggetti coinvolti nell'infortunio, diagnosi mediche ecc.). La statistica analizza i dati di tutti i casi di rendita, tutti i decessi, tutti i casi di malattia professionale e di un 5 per cento (casualmente selezionato) dei restanti casi. Sono presi in esame soltanto i casi accettati dall'assicurazione e gli eventi successivi di casi accettati.
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